OLIVIA CASARI
Olivia è un animo libero e creativo . Coglie la bellezza delle piccole cose. Adora le case che raccontano una storia e quelle in cui ogni angolo è stato studiato con cura. Aspira sempre all'armonia degli elementi bilanciando il minimalismo degli spazi con l'eclettismo degli arredi. Nel 2006 si laurea in Arredamento e Architettura degli Interni presso l'Università "La Sapienza" di Roma, facoltà di Architettura "Valle Giulia" . Nel settembre dello stesso anno si iscrive ad un master presso lo IED (Istituto Europeo di Design) di Roma in "Interior Design" dove ricopre il ruolo di tutor interno . Dopo aver frequentato per un semestre la facoltà di Architettura del Valles a Barcellona, termina il suo ciclo di studi nel 2010 con un diploma di laurea specialistica in Progettazione Architettonica, Facoltà di Architettura "Roma Tre". Collabora con vari studi di architettura, fino ad intraprendere la strada della libera professione, focalizzandosi principalmente sull'architettura di interni. Nel 2012 si iscrive all'ordine degli Architetti della Provincia di Latina. Nel 2015 apre il blog " Una casa non è un iglù", in cui parla della sua passione per il design e interior decor. Dal 2013 al 2017 è co-founder dello studio di architettura di interni MOCarchitetti. Nel 2022 apre il suo studio Olivia Casari | ARCHITETTURA E INTERIOR DESIGN. |
DICONO DI ME
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Manifesto
La casa è lo scenario dove si svolge la vita. In continuo movimento, le famiglie crescono e anche la casa è protagonista di questo cambiamento.
-Sì ad ambienti che vedono spostare mobili in continuazione per dare spazio a nuovi arrivi, nuove esigenze o semplicemente nuovi gusti.
-No a composizioni abbinate e immutabili di arredi ché, se un giorno poi ti stufi, ti tocca buttare via un intero set di mobili .
-Sì a soggiorni dove non c’è confine tra leggere, mangiare e giocare.
Predisponiamo gli ambienti a questa apertura, agevoliamo la fusione delle funzioni.
Il coffe table non vi pare si possa trasformare con facilità in una magica stazione dei treni?
-No a materiali non autentici e che scimmiottano quello che non sono.
Parquet o grés porcellanato effetto parquet? Questa la domanda più gettonata: beh, adesso sapete la mia risposta …
-Sì ai segni del tempo e dell’usura sui pavimenti, muri e perché no anche sui mobili; cosa sarebbe un volto senza rughe? Avrebbe poco da raccontare.
-No ai controsoffitti per “incastonare” faretti solo per il gusto di dire: “Ebbene sì, l’architetto è passato di qua”.
Lasciamo i soffitti respirare e, dove ci sono, non nascondiamo antichi tesori quali modanature e vecchi stucchi.
-Sì a colori, tessuti, cuscini, quadri e tutto quello che ci fa sentire al sicuro e coccolati , perché la casa è il nostro mondo e deve essere accogliente come un caldo abbraccio.
-Sì ad ambienti che vedono spostare mobili in continuazione per dare spazio a nuovi arrivi, nuove esigenze o semplicemente nuovi gusti.
-No a composizioni abbinate e immutabili di arredi ché, se un giorno poi ti stufi, ti tocca buttare via un intero set di mobili .
-Sì a soggiorni dove non c’è confine tra leggere, mangiare e giocare.
Predisponiamo gli ambienti a questa apertura, agevoliamo la fusione delle funzioni.
Il coffe table non vi pare si possa trasformare con facilità in una magica stazione dei treni?
-No a materiali non autentici e che scimmiottano quello che non sono.
Parquet o grés porcellanato effetto parquet? Questa la domanda più gettonata: beh, adesso sapete la mia risposta …
-Sì ai segni del tempo e dell’usura sui pavimenti, muri e perché no anche sui mobili; cosa sarebbe un volto senza rughe? Avrebbe poco da raccontare.
-No ai controsoffitti per “incastonare” faretti solo per il gusto di dire: “Ebbene sì, l’architetto è passato di qua”.
Lasciamo i soffitti respirare e, dove ci sono, non nascondiamo antichi tesori quali modanature e vecchi stucchi.
-Sì a colori, tessuti, cuscini, quadri e tutto quello che ci fa sentire al sicuro e coccolati , perché la casa è il nostro mondo e deve essere accogliente come un caldo abbraccio.